Esami ecografici ed invasivi per il controllo della gravidanza normale e ad alto rischio da parte di esperti di livello internazionale.
TUTTI GLI ESAMI
- Traslucenza Nucale / Bi-test
- Ecografia I Trimestre
- Ecografia II Trimestre
- Ecografia III Trimestre
- Ecografia Tridimensionale
- Eco Morfologica/Strutturale
- Ecocardiografia Fetale
- Neurosonografia fetale
- Diagnostica prenatale invasiva
- Villocentesi
- Amniocentesi
- Doppler Flussimetria delle arterie uterine
- Doppler Flussimetria dell'arteria ombelicale
Contatti
GENOVA
Casa della Salute, Genova CentroL.go XII Ottobre, 62 - 16121 - Genova
Tel. (+39) 010-9641083
NAPOLI
Via D.Cimarosa, 69 - 80127Tel. (+39) 081-578-6508
Cell. (+39) 320 61 17 038
(ore pomeridiane)
ECOGRAFIA PER LO SCREENING DELLE ANOMALIE FETALI
(sinonimi: ecografia morfologica, ecografia strutturale, ecografia del II trimestre). Eco Morfologica/Strutturale
Non viene effettuato prima, poichè per dimensioni fetali minori, minore è il tasso di diagnosi delle varie malformazioni.
Non viene effettuata dopo, quando forse l’esame sarebbe più chiaro, sempre in relazione alle dimensioni dei vari organi per permettere alle donne alle quali viene evidenziato il sospetto di una grave malformazione fetale di avere il tempo di eseguire eventualmente un’amniocentesi ed un consulto da uno specialista di malformazioni fetali prima di dover prendere eventualmente la decisione sull’interrruzione di gravidanza.
Ciò perchè in base alla normativa vigente in Italia (legge 194 art.6) si ritiene possibile ricorrere ad interruzione di gravidanza “per rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro” se le stesse determinano “un grave pericolo per la salute psichica o fisica della donna” fino a quando il feto non ha “possibilità di vita autonoma”. E tale limite, anche se la legge non si esprime al riguardo, è quasi unanimemente riconosciuto attualmente in Italia tra le 23 e le 24 settimane di gestazione.
Altre sezioni ecografiche passano lungo gli arti, o il profilo del viso, quindi attraverso strutture anatomiche superficiali; in questo caso, ciò che si vede nel monitor corrisponde a parti anatomiche chiaramente identificabili, come appunto braccia, mani, piedi, viso etc. (fig.10, fig.11).
Quanto si riesce a riconoscere nello schermo non dipende solamente dall’abilità di chi esegue l’esame, ma anche dalla posizione del feto in utero in quel momento.
É quindi impossibile paragonare le esperienze avute da persone diverse con diversi medici o anche con lo stesso medico. E molto dipende anche dal peso materno: maggiore è il peso, specialmente in presenza di cicatrici addominali da Tagli Cesarei precedenti, peggiore è la qualità dell’esame.
Oltre la valutazione dell’anatomia, l’esame prevede la rilevazione di una serie di misure del feto (biometria fetale, che include la testa, l’addome ed il femore) allo scopo di confermare che le dimensioni siano in accordo con l’epoca di gravidanza stabilita in base alla data dell’ultima mestruazione o nell’ecografia del I trimestre.
Tale concetto è chiaramente espresso nel foglio illustrativo sempre allegato all’esame da parte di qualsiasi operatore lo esegua. Quindi un esame ecografico del II trimestre normale permette di escludere le anomalie evidenziabili ecograficamente a quell’epoca, non altro. Vi sono infatti anche delle malformazioni che compaiono più tardi, verso il 7° o 8° mese di gravidanza.
Sul referto dell’esame ecografico del 2° trimestre, mani e piedi vengono di solito indicati come “estremità superiori ed inferiori”. Questo termine indica proprio i limiti della disciplina ecografica nella evidenziazione di fini anomalie di mani e piedi.
L’assenza totale o parziale di una mano ed un piede dovrebbe essere chiaramente evidenziabile all’ecografia, ma l’assenza di singole dita, la presenza di un dito accessorio o la sindattili (fusione di due o più dita) può non essere evidenziabile all’esame ecografico. E di tale limite si dovrebbe essere informati da chi esegue l’esame e nel foglio illustrativo
Ciò significa che il medico che esegue in generale questa ecografia ha una lista ben definita di organi e misure da valutare, attraverso le quali può “sospettare” la presenza di una malformazione fetale.
Di conseguenza, se la malformazione non è evidenziabile attraverso la lista di verifiche che l’operatore deve eseguire, può sfuggire all’esame di “screening”. Una volta sospettata la malformazione, la paziente viene inviata ad un Esperto di Medicina Fetale e di malformazioni congenite che ha la competenza multidisciplinare e tecnica di verificare la presenza della malformazione, studiarne i caratteri e comunicare alla coppia nel modo più appropriato la diagnosi e la prognosi (quello che succederà) di ciascun quadro malformativo.
É ovvio che questo esperto, se effettua un esame ecografico di “screening” avrà la possibilità e la competenza di visualizzare un maggior numero di anomalie rispetto a chi invece ha minor possibilità di vedere quadri malformativi.
Solo nel caso in cui siano già state evidenziate delle anomalie congenite, e solo per alcune anomalie, l’utilizzo dell’ecografia 3D permette una maggiore accuratezza diagnostica
Tra queste, le due più frequenti sono rappresentate da un peso materno elevato (come obesità preesistente o anche solo eccessivo aumento ponderale in gravidanza, specialmente se associato a “smagliature”) e dalla presenza di cicatrice addominale da precedente Taglio Cesareo o altro intervento addominale. Queste condizioni – e soprattutto la prima – possono rendere l’esame estremamente difficile o anche, talvolta, praticamente impossibile!
La complessità di tale situazione, non sempre presente alle pazienti sovrappeso o obese, è oggetto di un attuale accesa discussione in ambito internazionale alla quale il sottoscritto ha contribuito. Per coloro che conoscono l’inglese, è possibile avere un’idea della deprimente situazione scaricando questo articolo apparso in una prestigiosa rivista del settore (File PDF)
Una sezione trasversa del torace del feto si utilizza per studiare il cuore (AD: atrio destro, AS: atrio sinistro, VD: ventricolo destro, VS: ventricolo sinistro) e i polmoni (P)
Fig 10
In questo caso, il taglio ecografico mette in evidenza parti anatomiche riconoscibili anche ai non esperti: mano aperta e pianta del piede
Fig 11
In questa scansione, si evidenzia il profilo del volto fetale, come appare a 20-22 settimane di gravidanza. Le strutture evidenziate posteriormente ed in basso rispetto al profilo corrispondono a varie parti del cranio e del cervello del feto, e non la supericie laterale, come di una fotografia. E' come se si spaccasse a metà un' anguria e si guardasse all'interno.