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Esami ecografici ed invasivi per il controllo della gravidanza normale e ad alto rischio da parte di esperti di livello internazionale.

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fetalcenter.it | Esami | ECOGRAFIA PER LO SCREENING DELLE ANOMALIE FETALI

  • Quando si effettua?
  • Secondo le Linee Guida della SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrico-Ginecologica) tale esame va effettuato tra le 19 e le 21 settimane.
    Non viene effettuato prima, poichè per dimensioni fetali minori, minore è il tasso di diagnosi delle varie malformazioni.

    Non viene effettuata dopo, quando forse l’esame sarebbe più chiaro, sempre in relazione alle dimensioni dei vari organi per permettere alle donne alle quali viene evidenziato il sospetto di una grave malformazione fetale di avere il tempo di eseguire eventualmente un’amniocentesi ed un consulto da uno specialista di malformazioni fetali prima di dover prendere eventualmente la decisione sull’interrruzione di gravidanza.
    Ciò perchè in base alla normativa vigente in Italia (legge 194 art.6) si ritiene possibile ricorrere ad interruzione di gravidanza “per rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro” se le stesse determinano “un grave pericolo per la salute psichica o fisica della donna” fino a quando il feto non ha “possibilità di vita autonoma”. E tale limite, anche se la legge non si esprime al riguardo, è quasi unanimemente riconosciuto attualmente in Italia tra le 23 e le 24 settimane di gestazione.

  • A cosa serve (finalità)?
  • Questo esame ha lo scopo principale di controllare l’anatomia del feto allo scopo di sospettare o diagnosticare le malformazioni congenite.

  • Come viene eseguita?
  • Di solito, viene eseguita con sonda addominale. Tuttavia, in caso di obesità materna, e qualche volta per la posizione del feto in utero talvolta può rendersi necessario un completamente dell’esame per via transvaginale;

  • Quanto dura?
  • Non esiste una durata standard per nessuna ecografia, dipendendo dalla posizione fetale, da eventuali difficoltà di visualizzazione (obesità materna) e dall’esperienza di chi esegue l’esame. Ciò vale per qualsiasi ecografia;

  • Cosa si vede?
  • L’esame consiste nel visualizzare una serie di sezioni del corpo fetale atte alla dimostrazione della anatomia. Tale sezioni possono essere attraverso il corpo fetale, ed in questo caso si verificano i visceri interni, come il cuore ed i polmoni, ma sarà più difficile per le coppie che guardano lo schermo riconoscere le parti fetali (fig.9).

    Altre sezioni ecografiche passano lungo gli arti, o il profilo del viso, quindi attraverso strutture anatomiche superficiali; in questo caso, ciò che si vede nel monitor corrisponde a parti anatomiche chiaramente identificabili, come appunto braccia, mani, piedi, viso etc. (fig.10, fig.11).
    Quanto si riesce a riconoscere nello schermo non dipende solamente dall’abilità di chi esegue l’esame, ma anche dalla posizione del feto in utero in quel momento.

    É quindi impossibile paragonare le esperienze avute da persone diverse con diversi medici o anche con lo stesso medico. E molto dipende anche dal peso materno: maggiore è il peso, specialmente in presenza di cicatrici addominali da Tagli Cesarei precedenti, peggiore è la qualità dell’esame.

    Oltre la valutazione dell’anatomia, l’esame prevede la rilevazione di una serie di misure del feto (biometria fetale, che include la testa, l’addome ed il femore) allo scopo di confermare che le dimensioni siano in accordo con l’epoca di gravidanza stabilita in base alla data dell’ultima mestruazione o nell’ecografia del I trimestre.

  • Si vedono tutte le malformazioni?
  • Assolutamente no! Esiste una lunghissima lista di anomalie che si riescono a evidenziare ed una altrettanto lunga di anomalie non riscontrabili ecograficamente.
    Tale concetto è chiaramente espresso nel foglio illustrativo sempre allegato all’esame da parte di qualsiasi operatore lo esegua. Quindi un esame ecografico del II trimestre normale permette di escludere le anomalie evidenziabili ecograficamente a quell’epoca, non altro. Vi sono infatti anche delle malformazioni che compaiono più tardi, verso il 7° o 8° mese di gravidanza.

  • “Ma mio figlio ha tutte le dita?”
  • Una delle domande e delle comprensibili angosce più comuni che si fanno le donne in gravidanza, anche se esistono gravissime malformazioni di cuore o cervello potenzialmente molto più gravi della presenza di un ditino in più o in meno...
    Sul referto dell’esame ecografico del 2° trimestre, mani e piedi vengono di solito indicati come “estremità superiori ed inferiori”. Questo termine indica proprio i limiti della disciplina ecografica nella evidenziazione di fini anomalie di mani e piedi.
    L’assenza totale o parziale di una mano ed un piede dovrebbe essere chiaramente evidenziabile all’ecografia, ma l’assenza di singole dita, la presenza di un dito accessorio o la sindattili (fusione di due o più dita) può non essere evidenziabile all’esame ecografico. E di tale limite si dovrebbe essere informati da chi esegue l’esame e nel foglio illustrativo

  • Che significa screening delle malformazioni?
  • Il test di screening è una indagine che viene eseguita in pazienti a basso rischio da medici preparati per questo motivo.
    Ciò significa che il medico che esegue in generale questa ecografia ha una lista ben definita di organi e misure da valutare, attraverso le quali può “sospettare” la presenza di una malformazione fetale.
    Di conseguenza, se la malformazione non è evidenziabile attraverso la lista di verifiche che l’operatore deve eseguire, può sfuggire all’esame di “screening”. Una volta sospettata la malformazione, la paziente viene inviata ad un Esperto di Medicina Fetale e di malformazioni congenite che ha la competenza multidisciplinare e tecnica di verificare la presenza della malformazione, studiarne i caratteri e comunicare alla coppia nel modo più appropriato la diagnosi e la prognosi (quello che succederà) di ciascun quadro malformativo.

    É ovvio che questo esperto, se effettua un esame ecografico di “screening” avrà la possibilità e la competenza di visualizzare un maggior numero di anomalie rispetto a chi invece ha minor possibilità di vedere quadri malformativi.

  • A cosa serve l’ecografia tridimensionale?
  • L’ecografia tridimensionale non permette di diagnosticare un maggior numero di anomalie rispetto alla classica ecografia in 2D.
    Solo nel caso in cui siano già state evidenziate delle anomalie congenite, e solo per alcune anomalie, l’utilizzo dell’ecografia 3D permette una maggiore accuratezza diagnostica

  • Come è possibile che malformazioni che dovrebbero essere identificate non lo sono?
  • L’ecografia delle 19-21 settimane, come tutte le indagini mediche, non è una scienza esatta. E, oltre ai limiti diagnostici citati prima, vi sono alcune condizioni che rendono talvolta estremamente difficoltoso o addirittura quasi impossibile l’esame.

    Tra queste, le due più frequenti sono rappresentate da un peso materno elevato (come obesità preesistente o anche solo eccessivo aumento ponderale in gravidanza, specialmente se associato a “smagliature”) e dalla presenza di cicatrice addominale da precedente Taglio Cesareo o altro intervento addominale. Queste condizioni – e soprattutto la prima – possono rendere l’esame estremamente difficile o anche, talvolta, praticamente impossibile!

    La complessità di tale situazione, non sempre presente alle pazienti sovrappeso o obese, è oggetto di un attuale accesa discussione in ambito internazionale alla quale il sottoscritto ha contribuito. Per coloro che conoscono l’inglese, è possibile avere un’idea della deprimente situazione scaricando questo articolo apparso in una prestigiosa rivista del settore (File PDF)

    Fig 9

    Una sezione trasversa del torace del feto si utilizza per studiare il cuore (AD: atrio destro, AS: atrio sinistro, VD: ventricolo destro, VS: ventricolo sinistro) e i polmoni (P)

    Fig 10

    In questo caso, il taglio ecografico mette in evidenza parti anatomiche riconoscibili anche ai non esperti: mano aperta e pianta del piede

    Fig 11

    In questa scansione, si evidenzia il profilo del volto fetale, come appare a 20-22 settimane di gravidanza. Le strutture evidenziate posteriormente ed in basso rispetto al profilo corrispondono a varie parti del cranio e del cervello del feto, e non la supericie laterale, come di una fotografia. E' come se si spaccasse a metà un' anguria e si guardasse all'interno.