Esami ecografici ed invasivi per il controllo della gravidanza normale e ad alto rischio da parte di esperti di livello internazionale.
TUTTI GLI ESAMI
- Traslucenza Nucale / Bi-test
- Ecografia I Trimestre
- Ecografia II Trimestre
- Ecografia III Trimestre
- Ecografia Tridimensionale
- Eco Morfologica/Strutturale
- Ecocardiografia Fetale
- Neurosonografia fetale
- Diagnostica prenatale invasiva
- Villocentesi
- Amniocentesi
- Doppler Flussimetria delle arterie uterine
- Doppler Flussimetria dell'arteria ombelicale
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(ore pomeridiane)
Ecografia tridimensionale (3D)
Ecocardiografia tridimensionale (3D)Solo in alcune malformazioni, è stato dimostrato che l’ecografia 3D migliora la diagnosi. Per il resto, alcune donne la richiedono come aggiunta all’ecografia classica in 2D (bidimensionale), per vedere il volto del feto in 3D, ma tale utilizzo NON riveste alcun ruolo diagnostico;
Al contrario, per l’utilizzo “ludico”, cioè per vedere il volto del feto (si sottolinea che tale approccio NON ha nessuna valenza clinica o diagnostica), è sufficiente qualsiasi operatore ecografico che abbia un minimo di cognizioni in ecografia tridimensionale.
Fig. 3A
Embrione di 10mm. All'ecografia vaginale, si misura convenzionalmente solo la lunghezza del polo embrionale.
Fig. 3B
Embrione 10 mm: al 3D si iniziano a vedere gli arti e le parti del corpo.
Fig. 4
Embrione di 10 settimane all'eco 3D vaginale. Tutte le parti del corpo sono ben evidenziate. Per via addominale, è minore il dettaglio anatomico.
Fig. 7
Gravidanza bigemina a 13 settimane, con sproporzione di dimendsione tra i due feti. Al centro, la membrana di separazione.
Fig. 12
In questa immagine, i volti di due gemelli all'ecografia 3D eseguita a 28 settimane. L'esame tridimensionale, se eseguito a quest'epoca, quando possibile, permette di evidenziare le caratteristiche del volto fetale, dal momento che la componente di grasso inizia ad essere adeguata. Eseguita al momento dell'esame del secondo trimestre, l'ecografia 3D è meno piacevole perchè il grasso non si è ancora accumulato in misura adeguata, e di conseguenza il volto fetale appare "affilato".