Esami ecografici ed invasivi per il controllo della gravidanza normale e ad alto rischio da parte di esperti di livello internazionale.
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(ore pomeridiane)
Ecocardiografia fetale
Ecocardiografia fetaleTali condizioni sono elencate nella Tabella indicazioni ecocardio (SIEOG). Tuttavia, la presenza di una cardiopatia può essere sospettata nei casi a basso rischio anche all’esame eseguito per la Translucenza Nucale ovvero tardivamente, nel III trimestre. L’ecocardiografia verrà quindi eseguita anche in queste epoche estreme di gravidanza in caso di sospetto di malformazione, anche se l’attendibilità dell’esame sarà ridotta rispetto all’epoca delle 19-21 settimane.
Chi esegue l’esame deve avere infatti competenze di malformazioni extra-cardiache, genetica, cardiologia fetale e pediatrica, cardiochirurgia. Molte volte nel corso del percorso diagnostico e della gravidanza vengono eseguite sedute multidisciplinari, cioè con specialisti delle varie discipline sopra menzionate, allo scopo di illustrare al meglio il futuro eventuale del feto. Ciò permette anche – se la diagnosi avviene entro le 22 settimane – di ricorrere eventualmente all’interruzione di gravidanza. E, comunque, permette di identificare i casi che necessitano di partorire in un centro di riferimento ove sia presente la Cardiochiruriga Pediatrica perchè si renderà necessario un intervento chirurgico nelle prime ore/giorni di vita;
Il mio Ginecologo mi ha chiesto un’ecocardio fetale. Perchè? Diviene sempre più diffuso da parte dei Ginecologi richiedere di eseguire un’ecocardiografia fetale, in assenza di un fattore di rischio o di un sospetto di malformazione del cuore. Non rappresenta un allarmismo ma un approfondimento diagnostico proposto alle loro pazienti. Tale offerta si basa sul fatto che la lista di controlli da effettuare nell’esame del II trimestre (ecografia morfologica o strutturale) è prevista una valutazione relativamente limitata dell’anatomia cardiaca, alla quale quadri anche importanti potrebbero sfuggire. L’ecocardiografia fetale – che viene effettuata per definizione da un esperto in malformazioni cardiache - permette di escludere più del 90% delle malformazioni gravi del cuore, a fronte di un 50% circa che può essere evidenziato all’esame standard del II trimestre. L’offerta di eseguire eventualmente un’ecocardiografia fetale rientra nelle attenzioni aggiuntive che alcuni colleghi offrono alle loro pazienti. Va però chiarito che, non essendovi fattori di rischio, queste prestazioni ecografiche non possono per definizione essere eseguite in ambito ospedaliero (SSN) in quanto i centri di riferimento si occupano di gravidanze a rischio;
Tabella. Indicazioni ad ecocardiografia fetale (Linee Guida SIEOG, ISUOG)
Indicazioni materne • Storia familiare positiva (parenti di 1° grado) • Malattie metaboliche materne (diabetes, fenilketonuria) • Infezioni materne (parvovirus B19, rosolia, coxsackie) • Esposizione a teratogeni cardiac (retinolo e derivati, fenitoina, carbamazepina, litio, acido valproico) • Anticorpi materni Anti-Ro (SSA), Anti-La (SSB) |
Indicazioni fetali • Sospetto di cardiopatia congenita • Cariotipo anomalo • Anomalia extra-cardiaca • Translucenza Nucale patologica (≥3.5 mm < 14 weeks' gestation) • Anomalie di frequenza o ritmo (bradicardia persistente, tachicardia persistente, ritmo cardiaco irregolare persistente) |