Quando si effettua?

Solo nei casi in cui l’esame ecografico del III trimestre abbia mostrato un deficit significativo di crescita fetale;

A cosa serve (finalità)?

Questo esame ha lo scopo principale verificare un normale afflusso di sangue a livello fetale, valutando le resistenze al flusso a livello dell’arteria ombelicale. Il concetto fondamentale è che un feto più piccolo non necessariamente è sofferente al punto tale da dover nascere.
La valutazione delle arterie ombelicali, assieme ad altri parametri, permette di identificare quei feti che sono solo programmati geneticamente a raggiungere solo un basso peso alla nascita (2200-2800 gr) da quelli che, invece, sarebbero programmati per raggiungere un peso più elevato e che non solo non possono farlo per problemi di placenta ma rischiano di morire se non fatti nascere.

Nel primo caso, con flussimetria ombelicale normale, si seguirà solo l’accrescimento fetale, mentre nel secondo la valutazione seriata della flussimetria permetterà di identificare, assieme ad altri parametri, il momento più adatto per far nascere il feto;

Come viene eseguita?

L’esame viene condotto per via addominale e dura pochi minuti, durante i quali si rileva il segnale Doppler della arteria ombelicale e si misurano i parametri di flusso sanguigno;

Da chi viene eseguita?

Per definizione, essendo un esame effettuato in paziente “a rischio” deve essere effettuata da un medico Esperto in Diagnosi Prenatale e gravidanze a rischio.

Ma il mio Ginecologo mi ha richiesto una “flussimetria?

Alcuni Ginecologi indicano erroneamente l’esame del III trimestre con questo nome. Per quanto detto prima, non ha nessun senso effettuare una Dopplerflussimetria dell’arteria ombelicale in feti con peso regolare in quanto non è previsto che possano essere in sofferenza per problemi placentari;